Nicoletta Staibano

La croce di Carlo

Carlo Acutis (3 maggio 1991-12 ottobre 2006)

Carlo, quindici anni spesi nell’amore. Attratto dalla vita di Cristo e di San Francesco ha amato la povertà, più che la ricchezza familiare; questo gli ha permesso di essere amante della vita e generoso con gli altri, riempiendo di attenzioni coloro che Dio gli aveva posto vicino: i familiari, gli amici, i poveri. Ha amato la natura, lo sport, la musica, la tecnologia. Il contatto intimo e giornaliero con Gesù Eucaristia, la confessione frequente e il forte attaccamento a Maria, lo resero pronto per il paradiso. La vita di Carlo attrae e, anche dopo la sua morte si prende cura di noi. Un miracolo e tante grazie chieste e ricevute hanno permesso alla Chiesa di proclamarlo Beato il 10 ottobre del 2020.

La croce di Carlo

La “Croce di Carlo” è stata realizzata da Nicoletta, artista, sposa e madre, che ha conosciuto Carlo grazie alla sua mamma, Antonia, che parlava di suo figlio. Essendo catechista, Nicoletta ha subito voluto portare la storia del giovane, come esempio di vita, ai cresimandi della sua parrocchia. Sentendolo come figlio, lo ha invocato spesso ed ha ricevuto grazie quotidiane; una di queste è stata realizzare due reliquiari per Carlo e, in dono, riceve lei stessa un rosario contenente una sua reliquia. Il giorno in cui si è recata ad Assisi per far visita al beato, ha avuto l’ispirazione per ideare la “Croce di Carlo”; nuova, moderna, non statica, infatti non ha un braccio uguale all’altro perché Carlo ci insegna ad essere originali e non fotocopie. La Croce ha come centro l’Eucaristia, il cuore della vita del Beato. Le righe nascono dai bassorilievi che stanno intorno al sarcofago. La M, evidenziata in basso, è l’iniziale di Maria SS., anche l’azzurro, il colore preferito di Carlo, richiama la Madre di Gesù.


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